Questo mese arriva un’importante novità per i lavoratori dipendenti, l’aumento in busta paga luglio 2025. Grazie alle nuove misure introdotte dalla Legge di bilancio 2025, molti lavoratori vedranno aumentare il proprio stipendio netto. Soprattutto i lavoratori del settore pubblico che grazie al rinnovo dei contratti collettivi vedranno incrementare il netto in busta paga. Vediamo insieme in questo articolo tutti i bonus in busta paga.
Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC)
Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025, l’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC), versata ai dipendenti pubblici in attesa di rinnovo contrattuale, raddoppierà: dal 1° luglio passa dallo 0,5 % all’1 % della retribuzione tabellare annua. L’aumento coinvolge circa 3,6 milioni di lavoratori, nel comparto scuola, sanità, forze armate, ministeri ed enti locali, e si traduce in un incremento lordo medio di 14–28 euro, a seconda dell’anzianità e del profilo professionale.
Va ricordato, però, che si tratta di una misura imponibile, soggetta a contribuzione e tassazione, nonché un anticipo: in caso di rinnovo contrattuale, l’importo già versato sarà detrattato dagli arretrati.
La quattordicesima mensilità
Chi lavora in alcuni settori del privato (commercio, turismo, logistica, chimica, pulizie, vigilanza) potrebbe ricevere la quattordicesima già con la busta paga di luglio 2025, versata poi tra luglio e i primi giorni di agosto. È calcolata in relazione ai mesi lavorati da luglio dell’anno precedente a giugno dell’anno corrente, in proporzione alla retribuzione mensile, generalmente pari a 1/12. L’importo netto oscilla nella media tra 200 e 400 euro, variabile secondo contratto e anni di servizio.

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Bonus una tantum per settore commercio e terziario
Come previsto dal rinnovo del CCNL Confcommercio‑Confesercenti, firmato nel marzo 2024, circa 3 milioni di lavoratori del settore commercio, distribuzione e servizi riceveranno una indennità una tantum nella busta paga di luglio 2025. Questo bonus rappresenta la seconda tranche di un contributo complessivo lordo di 350 euro destinato ai quadri, suddiviso in 175 euro erogati a luglio 2024 e 175 euro a luglio 2025.
L’importo effettivo varia in base all’inquadramento contrattuale del dipendente, con valori decrescenti per i livelli inferiori:
- Quadri: 303,81 euro
- Livello I: 273,67 euro
- Livello II: 236,73 euro
- Livello III: 202,34 euro
- Livello IV: 175 euro
- Livello V: 158,11 euro
- Livello VI: 141,95 euro
- Livello VII: 121,53 euro
- Addetti vendita I cat.: 165,20 euro
- Addetti vendita II cat.: 138,69 euro (fonte: Verde Oro)
L’erogazione avviene in automatico in busta paga, senza necessità di domanda da parte del lavoratore.
Ex Bonus Renzi – Trattamento integrativo
Riconfermato anche nel 2025, il cosiddetto ex Bonus Renzi, oggi noto ufficialmente come trattamento integrativo, continua ad essere erogato con 100 euro al mese, ovvero 1.200 euro all’anno, ai lavoratori dipendenti e ai percettori di NASpI o DIS-COLL che possiedono un reddito complessivo lordo fino a 28.000 euro annui. Questo beneficio fiscale è automaticamente riconosciuto in busta paga dai datori di lavoro, a patto che il lavoratore rientri nei limiti di reddito previsti.
Per i lavoratori dipendenti, il trattamento integrativo sarà visibile nel cedolino paga di luglio tra il 25 e il 30 del mese, indicato con le voci “Trattamento integrativo L. 21/2020” oppure con l’acronimo “TIR”. L’importo può variare in base al reddito imponibile annuo e al numero di mesi lavorati. Se il reddito annuale è compreso tra 8.500 e 15.000 euro, il bonus spetta in misura piena, pari a 100 euro mensili.
Per chi ha redditi tra 15.001 e 28.000 euro, il bonus decresce progressivamente fino ad azzerarsi al superamento della soglia massima. In questa fascia, il riconoscimento del trattamento integrativo dipende anche dalla presenza di determinate detrazioni fiscali, come quelle da lavoro dipendente, per carichi familiari, spese sanitarie, mutui e così via.
Chi percepisce NASpI o DIS-COLL, ovvero disoccupazione o disoccupazione per collaboratori, riceverà prima l’indennità tra l’1 e il 15 luglio, mentre il trattamento integrativo sarà erogato separatamente, generalmente tra il 15 e il 20 luglio. Anche in questo caso l’INPS provvede in modo automatico, senza necessità di fare domanda.
Taglio del cuneo fiscale e detrazioni fiscali
Con la Legge di Bilancio 2025, il taglio del cuneo fiscale, l’esonero dai contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti è stato ristrutturato, ora si applica in tre fasce reddituali. Per redditi fino a euro 20.000, si applicano diverse percentuali di sconto sui contributi INPS a carico del lavoratore:
- Fino a euro 8.500: 7,1%
- Da euro 8.501 a 15.000: 5,3%
- Da euro 15.001 a 20.000: 4,8%
Il risparmio mensile può arrivare fino a 80 euro netti, visibili direttamente in busta paga. Per chi ha un reddito compreso tra euro 20.001 e 40.000, è prevista una detrazione fiscale fissa di euro 1.000 annui (circa 83 euro al mese), che sostituisce lo sgravio contributivo. Infine, i genitori di figli tra i 21 e i 30 anni beneficiano di una detrazione fissa aggiuntiva di 950 euro all’anno.